Come creare le vostre Parole e Frasi Magiche: una guida (quasi) completa

Parole e Frasi Magiche

Tutti coloro che si avvicinano alla pratica della Magia, prima o poi, incontrano frasi e parole magiche, invocazioni in lingue antiche incomprensibili, “nomi barbari” e altre cose di questo genere che affascinano chi le legge proprio per la loro natura esotica e apparentemente misteriosa. Alcuni autori moderni, poi, hanno addirittura pubblicato intere collane di libri contenenti liste interminabili di parole magiche adatte a qualsiasi scopo o situazione.

Fornire al lettore una frase “rituale” per qualsiasi obiettivo o bisogno però, a mio modesto parere, è fuorviante oltre che inutile. Il metodo attraverso cui molte di queste formule vengono composte non è un segreto, né è qualcosa di particolarmente difficile da realizzare da soli. Appropriarsi del metodo significa imparare una semplice tecnica e poterla poi applicare, di volta in volta, ad ogni situazione della propria vita, mentre affidarsi a un elenco preconfezionato di “incantesimi” significa dover sempre cercare quello giusto a seconda delle condizioni in cui ci troviamo.

Lasciando perdere ulteriori polemiche sull’evidente vantaggio, a livello di “marketing”, di dare un pesce a chi è affamato invece di insegnargli a pescare, ho pensato che fosse utile ai lettori di questo blog comprendere la logica che sta dietro all’operazione, in modo da fornire ogni elemento per rendervi indipendenti e capaci di redarre un vostro “libro di parole magiche” personale.
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Candle Magick: i rituali magici con le candele – Parte #02

Candle Magick - Parte 02

Abbiamo già visto in questo articolo i vari tipi di candele e le più comuni associazioni tradizionali dei colori e delle profumazioni di quelle che potete facilmente trovare in commercio. In questa seconda parte, vedremo come utilizzare questi strumenti per organizzare un rituale generico, come consacrarle e imprimere nella cera la nostra volontà.
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Candle Magick: i rituali magici con le candele – Parte #01

Candle Magick 01

Le candele vengono utilizzate da sempre in Magia, sia nella Stregoneria Wicca o nella Folk Magick sia nella Magia Cerimoniale o in altre tradizioni occulte ed esoteriche. Ci sono, naturalmente, centinaia di metodi diversi per utilizzarle: generalmente sono viste come un’offerta all’Entità che stiamo contattando, come un punto focale al centro dell’Altare su cui concentrare il proprio intento oppure anche come fonte di luce “non artificiale” che mantenga un’atmosfera raccolta e solenne durante una cerimonia. Tuttavia, esistono anche metodi per far sì che la candela stessa sia il fulcro della Magia che stiamo operando, che sia una sorta di “sigillo” da lanciare nel cosmo, l’attore primario che si occupa di assorbire e trasmettere la nostra volontà e il nostro desiderio. In questo articolo (e nella prossima parte) vedremo come usarle e come costruire un piccolo rituale di Candle Magick.
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Come creare un rituale: una guida (quasi) completa

Creazione del Rituale

Dato che la serie di guide (quasi) complete sembra essere molto seguita da voi cari lettori (gli articoli sulla purificazione della casa e sulla protezione della casa hanno avuto un discreto successo) ho pensato bene, su suggerimento dell’amico e collega Frater Utcumque, di scrivere un articolo su come si può creare un rituale personalizzato.
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Imbolc – Fuoco rinnovato, serpente sotto la neve

L'Altare di Imbolc

Imbolc è una delle festività più antiche citate nella letteratura irlandese ed è considerata una data importante fin da tempi remotissimi. In origine, probabilmente, era una celebrazione della divinità Brigid o Brigit, in seguito cristianizzata nella festa di Santa Brigida e nel giorno della Candelora. In questo giorno (che può variare a seconda dell’anno, tra il 31 gennaio e il 7 febbraio) si creano bamboline che rappresentano la dèa, chiamate “Brídeóg”, “Breedhoge” o “Biddy”, che scacciano le influenze negative dal focolare domestico, nonché le “Croci di Brigida” fatte con vimini o rami secchi e colorate in genere di verde (per rappresentare l’abbondanza materiale). Si dice che in questa festività la Dèa visiti le nostre case e si occupi di benedirle e purificarle ed è tradizione lasciare un po’ di cibo come sacrificio fuori dall’uscio, oppure talismani o capi di vestiario che Brigid si premurerà di consacrare al suo passaggio.
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