Gli Alfabeti Magici

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Studiando Magia Cerimoniale spesso capita di vedere curiose scritte incomprensibili, righe composte da sigilli strani e segni che non sembrano appartenere a nessun alfabeto classico conosciuto. Talvolta si tratta effettivamente di sigilli (planetari, alchemici, goetici…) ma in altri casi ci troviamo di fronte a dei veri e propri alfabeti cifrati utilizzati da molti autori del passato per nascondere il contenuto di tali frasi ai “non iniziati”. Tale pratica è molto comune e diffusa anche in Alchimia, dove non solo spesso si utilizzano caratteri speciali come abbreviazioni e simboli di procedure, elementi o nomi divini, ma spesso il significato di queste parti crittate è a sua volta da interpretare alla luce di allegorie che solo i Sapienti dell’epoca conoscevano.

De Occulta Philosophia - Agrippa

Il frontespizio di “De Occulta Philosophia” di Agrippa

In questo articolo ho pensato di presentarvi alcuni degli Alfabeti Magici più conosciuti e diffusi nei grimori medievali e rinascimentali. La maggior parte di essi (con un paio di eccezioni) deriva da due lavori: la De Occulta Philosophia di Agrippa e la Polygraphia di Trithemius. Il primo, uno dei libri di Magia più famosi e consultati dai praticanti, è noto anche come “Della Filosofia Occulta” ed è in realtà un’opera divisa in tre volumi pubblicati a Parigi, Colonia e Antwerp tra il 1531 e il 1533. Il secondo libro è stato scritto dal maestro di Agrippa, Johannes Trithemius, abate benedettino tedesco, crittografo, matematico e occultista, e pubblicato nel 1508 in Germania. Molti degli alfabeti magici diffusi da Agrippa derivano da questo volume o da lavori ancora precedenti. La Polygraphia è anche la fonte più antica conosciuta del famoso “Alfabeto delle Streghe” usato da molti praticanti per “crittare” i propri Libri delle Ombre o Grimori personali: si tratta, infatti, dell’Alfabeto Tebano, che vedremo qui sotto più nel dettaglio.

Un esempio
Chi di voi ha letto la mia serie di articoli sulla Goetia si sarà forse imbattuto nella rappresentazione peculiare dei Quattro Re dell’Inferno contenuta nel Clavis Inferni, detto anche Grimorio di San Cipriano. Quelli che nella demonologia moderna sono conosciuti come i “Quattro Re Esterni”, cioè Oriens, Amaymon, Paimon e Ariton, vengono presentati con tavole illustrate miniate da caratteri misteriosi nella parte superiore delle immagini.

Clavis Inferni 01

I quattro “Re Esterni” dell’Inferno: Oriens, Amaymon, Paimon e Ariton.

Studiando gli Alfabeti Magici scopriamo che tali caratteri appartengono al Transitus Fluvii, ossia l’Alfabeto del “Passaggio del Fiume”, contenuto proprio nell’Occulta Philosophia. Applicando la cifratura possiamo quindi tradurre le scritte in questo modo:

Clavis Inferni 02

Le scritte in “Transitus Fluvii” tradotte (in rosso)

Tenendo presente che tale alfabeto (come molti altri) non sostituisce le lettere di quello latino, bensì di quello ebraico, dovremo quindi leggere “al contrario” le scritte, partendo da destra e andando verso sinistra. Così facendo, il risultato sarà:

MYKAL ALHYM
RPAL YHVH
VRYAL ADNY
GBRYAL AL

Che possiamo interpretare con una certa dose di sicurezza come i nomi dei quattro Arcangeli dei Quarti, presenti anche in molti rituali di Magia Cerimoniale moderna (come il famoso Pentagramma), seguiti da quattro “Nomi Sacri di Dio”:

MICHAEL ELOHIM
RAPHAEL YAHWEH
URIEL ADONAY
GABRIEL EL

Per ora lasciamo perdere il fatto che tali accostamenti non sembrano seguire quelli noti riguardanti le associazioni con i relativi Re Infernali o punti cardinali (magari entreremo maggiormente nel merito di questa discussione in un articolo di approfondimento in futuro): il punto è che siamo riusciti a dare un senso logico a queste illustrazioni e a ottenere ulteriori informazioni che soltanto un Iniziato dell’epoca avrebbe potuto cogliere.

Trithemius - Polygraphia

Il frontespizio della “Polygraphia” di Trithemius

Gli Alfabeti
Come abbiamo detto, molti degli Alfabeti Magici presentati nei libri che abbiamo citato non sono altro che una semplice cifratura per sostituzione: in poche parole, a ogni segno corrisponde una lettera di un alfabeto conosciuto. In molti casi, tale alfabeto di riferimento è quello ebraico e non quello latino su cui si basano lingue come l’italiano o l’inglese. Qui di seguito, presento una prima tabella in cui possiamo vedere il nome della lettera ebraica, il suo (approssimativo) valore fonetico, la lettera e i segni di alcuni Alfabeti Magici (in particolar modo, i Caratteri Tebani, il Transitus Fluvii, l’Alfabeto dei Malakhim, l’Alfabeto Celestiale – o degli Angeli – e le lettere Enochiane). Nelle tabelle successive, vedremo gli stessi alfabeti “trasposti” sul corrispondente valore fonetico dell’alfabeto latino nonché l’aggiunta di ulteriori “crittazioni”, come i Caratteri di Cipriano, l’Alfabeto Vattan, l’Alfabeto dei Magi e le corrispondenti lettere ebraiche, nonché le Rune Futhark nordiche (da molti considerate veri e propri sigilli magici utilizzabili in rituali e incantesimi).

Alfabeti ed ebraico

Gli Alfabeti rapportati alle lettere ebraiche. Cliccate sull’immagine per vederla a piena risoluzione.

Di seguito ecco lo schema con le lettere trasposte foneticamente in modo da rappresentare i caratteri dell’alfabeto latino. Tenete presente che, inevitabilmente, questo comporta alcune scelte arbitrarie. Ad esempio, nell’alfabeto ebraico non esistono caratteri univoci che rappresentino i suoni vocalici. Questo significa che normalmente l’Alef viene usata per rappresentare la “A”, mentre la Yod viene usata per la “I” ma spesso anche per la “Y” e per la “J”. La Gimel rappresenta un suono di “G dura” e quindi è meno adatta a rappresentare la “J” che normalmente è associata al suono di “G dolce”. Lo stesso vale per la “C dolce” che non è presente, mentre esistono ben tre suoni che possono rappresentare la “C dura” (Het, Kaph e Qoph): uno di questi viene “sacrificato” per la “C dolce”, mentre la He viene usata per rappresentare la “H silenziosa”.

Caratteri di Cipriano

I Caratteri di Cipriano nella Filosofia Occulta di Agrippa.

I Caratteri Tebani in Trithemius

I Caratteri Tebani in Trithemius

Esistono poi altri simboli speciali che possono rappresentare dittonghi o consonanti doppie, soprattutto nei Caratteri di Cipriano, o la fine di un periodo. Ho voluto includerli per completezza, permettendovi così di scegliere quali corrispondenze utilizzare e persino, eventualmente, come costruire un vostro Alfabeto Magico personale.

Alfabeti e caratteri latini - 01

Cliccate sull’immagine per vederla alla massima risoluzione

Alfabeti e caratteri latini - 02

Cliccate sull’immagine per vederla alla massima risoluzione.

Come potete notare, spesso le altre vocali non sono presenti negli Alfabeti Magici basati sull’ebraico. Inoltre, sovente lo stesso carattere viene usato per la “U”, la “V” e la “W”. Ho deciso di non omettere una voce sul digrafo “DH” (che si differenzia dal “TH”: il primo rappresenta il suono di this, il secondo il suono di thing) sebbene non sia presente un simbolo specifico per rappresentarlo in alcun alfabeto scelto. Un praticante intraprendente, potrebbe decidere di inventare nuovi segni basandosi sullo “stile” dell’Alfabeto Magico selezionato riempiendo così lo schema e colmando tali lacune. Inoltre, è possibile scegliere caratteri da diversi alfabeti per comporre un sistema personale.

Inutile dire che nella Polygraphia esistano molti altri alfabeti utilizzabili (il libro è consultabile online gratuitamente in PDF) e nulla ci vieti di prendere ispirazione per il nostro alfabeto privato. Maghi e Streghe usano da sempre caratteri simili per nascondere i contenuti dei proprio diari o le procedure degli incantesimi, sebbene il livello di crittazione sia molto basso.

Gli Alfabeti Magici possono essere usati a tal scopo oppure per la creazione di Sigilli, di simboli per la rappresentazione di Spiriti ed Entità con cui siamo in contatto, per la consacrazione di candele, bacchette e altri strumenti cerimoniali e, in generale, per qualsiasi scopo che vi può suggerire la vostra creatività e immaginazione. Torneremo probabilmente sull’argomento, approfondendo alcuni di questi alfabeti e cercando di capire per quali operazioni sono più adatti e qual è la loro origine.
Per adesso, spero che l’articolo vi sia stato utile e, come sempre, vi ringrazio dell’attenzione! Buon lavoro e a presto!

5 pensieri su “Gli Alfabeti Magici

  1. Grazie Yuri! Quanta Conoscenza nel tuo sito! Conoscerti via Etere è stata davvero Magia! È davvero generoso da parte tua farci partecipe delle tuo Sapere! Scoprire, centellinando il tuo sito Sarà proprio un bellissimo viaggio! Grata di ciò In💫Anna

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