Hermanubis non è “Apherou”

Hermanubis non è Apherou

Nota: abbiamo già parlato di Hermanubis in una serie di articoli che trovate elencati qui sotto. Vi consiglio di leggerli prima di proseguire.

Nicholas Chapel è un praticante noto per aver creato un blog molto interessante: Hermeticulture. Vi consiglio caldamente di seguirlo, se non avete problemi a leggere in lingua inglese.
Recentemente, ha scritto un paio di articoli su Hermanubis e sul Rituale collegato, linkando anche il mio lavoro qui sulla Stella a Otto Punte. Le scoperte che ha fatto sono molto interessanti e mi hanno dato lo spunto per aggiornare quanto scritto finora con i nuovi dati. Inoltre, c’è un’altra fonte a cui ha fatto riferimento per il suo lavoro, e cioè il sito Sphere + Sundry di Caitlin Coppock di cui parleremo, molto probabilmente, nel prossimo futuro.

Ho deciso, dunque, di scrivere a Nicholas per chiedergli il permesso di tradurre i suoi articoli e pubblicarli in questa sede, permesso che mi è stato molto gentilmente accordato. In questo e nei prossimi articoli torneremo a parlare di Hermanubis, apportando qualche correzione al Rituale e integrando le informazioni che abbiamo con quanto è stato scoperto da questi ingegnosi praticanti.

Nota: l’articolo originale di Nicholas sul termine “Apherou” si può trovare all’indirizzo sottostante:

Ecco la traduzione dell’articolo:

Recentemente ho fatto un’approfondita ricerca sulla divinità Hermanubis e i risultati di tale studio verranno pubblicati in un futuro post sul blog. Nel frattempo, però, vorrei parlarvi di quanto ho scoperto in merito al suo più famoso epiteto. Tutte le fonti inglesi che ho trovato (nonché una fonte italiana) citano il termine “APHEROU” come possibile nome del dio, con il significato di “apritore della via”.

Sfortunatamente, mi spiace informarvi che tale informazione è del tutto errata.

The Chaos ProtocolsIl fraintendimento deriva dal libro “The Chaos Protocols” di Gordon White in cui viene riportata una dichiarazione di David Gordon White (nessuna relazione tra i due) nel suo libro del 1991 “Myths of the Dog-Man” (pag. 43-44). In tale opera, l’autore afferma che “Anubis veniva anche chiamato l’Apritore della Via (Apherou, Oupherou)” e fa un collegamento tra tale termine e il nome di San Cristoforo, il cui etimo potrebbe non essere semplicemente “Christo-phoros” (cioè, “colui che porta il Cristo”) ma anche “Christo-Apherou” (cioè “colui che apre la strada al Cristo”), spiegando che ciò potrebbe implicare una fusione di diversi nomi e diverse funzioni, proprio come nel caso di Hermanubis.

Myths of the Dog-ManSebbene l’ipotesi sia stata confutata da David Woods nel suo articolo del 1994 “St. Christopher, Bishop Peter of Attalia, and the Cohors Marmaritarum: A Fresh Examination” (“San Cristoforo, Vescovo Pietro di Attalia, e le Coorti Marmaritane: una nuova analisi”), come riportato da Sarah Victoria Buxton, l’epiteto “Apherou” ha continuato a prender piede nell’immaginazione popolare (per quanto lavorare con Hermanubis possa essere considerato”popolare”).

Dalle ricerche salta fuori che David Gordon White abbia tratto quest’informazione dall’opera in due volumi del 1986 “A plus hault sens: l’ésotérisme spirituel et charnel de Rabelais” di Claude Gaignebet, che era un noto esperto di folklore ed etnologo. Tuttavia, aveva delle evidenti lacune per quanto riguarda la lingua dell’antico Egitto o, forse, era più interessato all’etimologia popolare che non a quella rigorosamente storica.

A Concise Dictionary of Middle EgyptianQuesta è l’unica fonte nota per l’epiteto “Apherou” e cade come un castello di carte al primo tentativo di corroborare la sua veridicità. Nel dizionario di Raymond O. Faulkner “A Concise Dictionary of Middle Egyptian”, si nota come la radice “wp” o “wpi”, pronunciata “wep” o “oop”, significhi “aperto” e si può concepire che la parte “ap” in “Apherou” possa derivare da tale termine. Però non c’è alcuna parola che possa significare “via” o “strada” che abbia anche solo una vaga somiglianza con “herou”.

D’altro canto, esiste una frase ben nota in Egiziano Medio che ha tale significato: “Wp-wꜣwt”, dalla sopracitata radice “wp” con l’aggiunta della parola “wꜣt” che significa “strada”. Wepwawet è una divinità il cui nome vuol dire proprio “colui che apre la via” ed è anche, come Faulkner fa notare, un epiteto di Anubis (sebbene, come già detto, sia anche una divinità separata e distinta).

E quindi, eccoci qui: grazie all’errore di un singolo autore, Claude Gaignebet, in seguito riportato e divulgato da Gordon White, ogni persona che ha lavorato con Hermanubis nell’ultimo decennio ha usato per la divinità un epiteto derivato da un’etimologia totalmente spuria. Consiglio vivamente, quindi, di rimpiazzare il termine “Apherou” con “Wepwawet” nei vostri rituali, per le ragioni esposte.

Questo articolo verrà inserito nella lista citata all’inizio, in modo che sia facilmente rintracciabile e consultabile da chiunque voglia seguire il Rituale. Ringrazio ancora sentitamente Nicholas Chapel per le sue ricerche e per avermi concesso di tradurre il suo importante lavoro su questo blog. Rimanete sintonizzati: presto avremo altri interessanti dettagli che riguardano il dio Hermanubis e il Rituale a lui collegato.

Grazie, come sempre, per essere passati di qui e buon lavoro!

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4 pensieri su “Hermanubis non è “Apherou”

  1. Pingback: Hermanubis Is Not “Apherou” – Hermeticulture

  2. Pingback: Italian Translation of “Hermanubis is not ‘Apherou’” – Hermeticulture

  3. Pingback: Alla scoperta di Hermanubis | La Stella a Otto Punte

  4. Pingback: “Discovering Hermanubis” in Italian – Hermeticulture

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