Nota: se non l’avete già fatto, prima di continuare andate a leggere la Prima Parte di questa serie dedicata a Hermanubis.
Dopo aver introdotto la figura di Hermanubis, è ora giunto il momento di prepararsi all’invocazione e di approntare lo spazio cerimoniale. In questa seconda parte ci occuperemo, dunque, di descrivere un nuovo rituale di consacrazione del Cerchio derivato dai Papiri Magici Greco-Egizi.

Statua di Hermanubis ai Musei Vaticani di Roma.
Preparazione al Rituale
Nei sette giorni precedenti alla notte in cui avete deciso di condurre il rituale (vista la natura della divinità implicata, la notte è decisamente più indicata per l’operazione), il consiglio è di praticare rituali di purificazione e meditazione (ad esempio, il Rituale del Bando Minore del Pentagramma e il Pilastro Mediano). Il giorno stesso, se vi è possibile, praticate il digiuno per le 12 ore precedenti al rituale e fate un bagno di purificazione prima di cominciare a consacrare lo spazio. Visto che Hermanubis è un’emanazione di Hermes/Mercurio, consiglio di condurre l’operazione di Mercoledì durante una delle ore notturne di Mercurio. Le indicazioni sulle Ore Planetarie si possono trovare in questo articolo. Ci sono molte app per smartphone e siti web che permettono di calcolare con esattezza le Ore Planetarie di un qualsiasi giorno dell’anno.
Consacrazione dello Spazio
Consiglio di seguire le istruzioni dettate nell’articolo sul Cerchio Elementale presente in questo blog. Se ne avete una dedicata, usate la scopa di saggina utilizzata solo per scopi rituali in modo da spazzare non solo la polvere dallo spazio che ospiterà il Cerchio ma anche “l’aura” eterica ed astrale della stanza. Ulteriori discussioni sul Cerchio Rituale si possono trovare in questo articolo.
Quindi, ripulite lo spazio e formate un Cerchio Elementale che fornisce una prima barriera e protezione. A questo punto siete pronti per formare il Cerchio derivato dai Papiri.
Preparazione dell’Altare
Oltre agli oggetti comunemente usati per qualsiasi cerimoniale (secondo la vostra tradizione e abitudine), si consiglia di mettere sull’altare un bicchiere di acqua di fonte (dell’acqua minerale naturale andrà benissimo), dell’incenso di Mirra, da accendere prima di compiere il rito del Cerchio Magico Egizio e (in modo opzionale) un bicchierino di liquore (che è sempre molto gradito agli spiriti – no pun intended).
L’Altare dovrebbe essere coperto da un panno nero e dovrebbe avere due candele nere o viola scuro. Al centro, sarebbe buona cosa avere un’immagine di Hermanubis (anche una foto scaricata dalla rete e stampata) o un’idolo di Anubis o di Mercurio (come quelli che si possono trovare in negozi di souvenir o negli shop dei musei archeologici). Inoltre, poniamo sull’altare una ciotola al cui interno abbiamo scritto il termine APHEROU con un pennarello indelebile (o su una striscia di carta incollata o assicurata con del nastro adesivo). All’esterno della ciotola, se volete, potete porre il vostro sigillo personale. In questa ciotola potrete mettere i nomi dei vostri antenati (vedremo meglio questo particolare nella Terza Parte).
Il Cerchio Magico Egizio
Questo rituale è derivato da Hermetic Magic – The Postmodern Papyrus of Abaris di Stephen Edred Flowers, nonché da The Greek Magical Papyri di Hans Dieter Bets. Le vocalizzazioni sono state modificate tenendo conto delle corrispondenze suggerite nel Liber 777 di Aleister Crowley.
Tracciate a terra il cerchio illustrato nella seguente immagine. La cosa più pratica è utilizzare del nastro adesivo di carta per tracciare le linee e delle strisce di carta con le scritte dei Nomi Sacri assicurate con il nastro ai quattro Angoli. Mettete otto candeline tealight (non importa il colore o l’eventuale profumazione) agli otto punti cardinali principali.

Il Cerchio Magico Egizio indicato da Stephen Eldred Flowers nel suo libro, qui modificato a causa di un errore di stampa che lo orienta in modo errato nella pubblicazione.
Per formare il Cerchio Magico Egizio, seguite i punti sotto indicati:
- Dopo aver formato il Cerchio Elementale, tornare dietro l’Altare a ovest, guardando verso est. Rivolgere le braccia verso sinistra con le mani aperte, le dita in alto, come a respingere qualcosa che venga da quel lato. Pronunciare (o vibrare): “NU”
- Voltarsi a guardare in senso antiorario verso nord. Stendere in avanti il pugno destro. Pronunciare: “AMON”
- Voltarsi sempre in senso antiorario verso ovest. Stendere in avanti entrambe le mani, i palmi verso il basso. Pronunciare: “KHEPHRI” (pron. “Chefri”)
- Voltarsi verso sud. Porre entrambe le mani sul ventre. Pronunciare: “ISIDE”
- Tornare a guardare verso est. Piegarsi fino a toccare terra con entrambe le mani. Pronunciare: “SET”
- Tornare in posizione eretta. Porre la mano destra sul cuore. Pronunciare: “NEPHTHYS” (pron. “Neftis”)
- Volgere il viso al cielo. Portare le mani alle tempie. Pronunciare. “RA”
Dopo questa prima parte di consacrazione dei quattro punti cardinali, è tempo di evocare le energie e gli spiriti che purificheranno lo spazio delimitato dal Cerchio e lo proteggeranno. Per farlo, seguite le istruzioni sotto indicate:
- Andate all’estremità orientale del Cerchio. Visualizzate un serpente alato che spicchi il volo da terra, proprio di fronte a voi. Fate il Segno dell’Entrante e pronunciate (o vibrate): “ERBETH”. Fate il Segno del Silenzio
- Spostatevi in senso antiorario a nord. Visualizzate un neonato seduto su un fiore di loto. Fate il Segno dell’Entrante e pronunciate: “SESENGENBARPHARANGES” (Pron. “Sesen-gembar-faranges”). Fate il Segno del Silenzio
- Spostatevi a ovest. Visualizzate un coccodrillo con un serpente al posto della coda che emerge lentamente da uno specchio d’acqua. Fate il Segno dell’Entrante e pronunciate: “ABLANATHANALBA” (Pron. “ablana-tanalba“). Fate il Segno del Silenzio
- Spostatevi a sud. Visualizzate un falco in volo nel cielo, stagliato contro il sole. Fate il Segno dell’Entrante e pronuciate: “LERTHEXANAX” (Pron. “Lertex-Anax”). Fate il Segno del Silenzio
Infine, tornate al centro del Cerchio, dietro l’Altare, a ovest rivolti verso est. Immaginate una fiamma azzurra che avvolga tutto il vostro corpo purificandolo e dandovi energia e autorità. Prendete l’incenso presente sull’altare con entrambe le mani e levatelo all’altezza della fronte. Recitate: “A te, Hermanubis, offro quest’incenso, cosicché tu apra le tue orecchie e ascolti queste mie sacre parole”.
A questo punto, siete pronti per l’invocazione principale che verrà descritta nella Terza Parte.
A presto, e buon lavoro!
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